Abbandonato a 14 anni, il cane Weenie sta vivendo una seconda vita nonostante la malattia di Cushing
Camminava con passo lento verso un destino incerto, il corpo segnato dall’età e lo sguardo di chi ha dato tutto alla propria famiglia. Nessuno avrebbe immaginato che proprio allora, quando il mondo sembrava restringersi, quel cane di nome Weenie avrebbe trovato una seconda possibilità. E che la sua vita, improvvisamente, sarebbe cambiata per sempre.
Una scelta dolorosa
Per 14 anni Weenie, un Bassotto tedesco dal muso ormai imbiancato, aveva vissuto circondato da cure e affetto. Poi erano arrivati i problemi di salute: una malattia cronica, farmaci costosi, esigenze quotidiane che richiedevano tempo e denaro. Il suo proprietario lo aveva amato, ma non era più riuscito a sostenerne le necessità. E così aveva preso una decisione che gli aveva spezzato il cuore: affidarlo a un rifugio, sperando che qualcuno potesse offrirgli ciò che lui non riusciva più a garantire.
La malattia di Cushing
Una volta arrivato in struttura, i veterinari avevano confermato la diagnosi: Weenie aveva la malattia di Cushing, una patologia endocrina in cui l’organismo produce troppo cortisolo. Si tratta di una condizione che può causare sete e fame eccessive, aumento della minzione, perdita del pelo e un caratteristico addome arrotondato. Con controlli regolari e farmaci adeguati, però, molti cani riescono a condurre una vita stabile e serena. Nel suo caso, il mantello era stato rasato per gestire un’infestazione da pulci e la pelle fragile rendeva il suo aspetto ancora più vulnerabile.
Il nuovo incontro che gli ha cambiato il destino
Quando Sara ha visto la sua foto e letto sua storia, ha sentito qualcosa muoversi all’istante. Non era un colpo di fulmine estetico: era quell’espressione dolce, un po’ stanca, che chiedeva una nuova occasione. Lei aveva sempre desiderato adottare un cane anziano, e davanti a Weenie aveva capito di aver trovato proprio lui: l’animale che aveva bisogno di una casa più di qualunque altro. Pochi giorni dopo, aveva firmato i documenti, aperto la portiera e lasciato che quel piccolo corpo lungo salisse verso la sua nuova vita.
Un amore che si è rivelato subito reciproco
Weenie si era ambientato in poche ore. Sara e il suo compagno raccontano che da subito ha mostrato una gratitudine disarmante: si emoziona ogni volta che la vede rientrare, corre verso la porta con il passo goffo dei cani anziani e una gioia contagiosa, come se ogni ritorno fosse una festa. Probabilmente – riflette Sara -quel legame così intenso nasce anche da un dolore precedente: giorni passati ad aspettare una famiglia che non poteva più occuparsi di lui e la paura, comprensibile, di non essere più scelto da nessuno.
Il valore dell’adozione senior
Oggi Weenie ha 16 anni e vive un quotidiano fatto di cure, attenzioni e tranquillità. Niente gli restituirà gli anni passati, ma ciò che conta è che gli ultimi – quelli più delicati – siano diventati i migliori della sua vita.Come si può vedere nelle foto che la sua famiglia pubblica sui social (@askmeaboutmywienercharlie), Weenie sta vivendo un nuovo meraviglioso capitolo della sua vita fatto di coperte preferite, passeggiate lente ma curiose, sole e tante coccole. Nessuna corsa sfrenata: solo un cane anziano che ha imparato a godersi il silenzio, i ritmi lenti, le piccole routine. Chi adotta un animale senior riceve un amore diverso: più quieto, più riconoscente, più profondo. Animali che hanno conosciuto la perdita sanno anche riconoscere il dono di un nuovo inizio.