Tutti i cibi tossici e velenosi per i nostri cani (e il cioccolato non è il più pericoloso). Quali evitare e cosa fare in caso di malori
di Serena Palumbo
La nostra tavola è piena di insidie per gli animali domestici, che hanno un metabolismo differente. Quali alimenti non devono mangiare e come intervenire se c’è un’intossicazione o un principio di avvelenamento
Nel tracciare una lista di alimenti sconsigliati o assolutamente da evitare con l’aiuto del medico veterinario, iniziamo subito a sfatare un falso mito: «Il cioccolato non è il più pericoloso», precisa Coccìa. A essere in cima alla lista nera, infatti, c’è l’avocado, che «contiene una tossina chiamata persina. Nonostante essa sia concentrata per lo più nelle foglie, nella buccia e nel nocciolo, è presente anche nella polpa, che se assunta dal cane può causare vomito, diarrea e disturbi gastrointestinali. Tutti sintomi che, a seconda della quantità ingerita, possono aumentare, sfociando in una grave intossicazione. Da non sottovalutare é anche il nocciolo, perché può rappresentare un rischio di soffocamento o ostruzione intestinale».
Non in cima alla lista, ma assolutamente pericoloso è poi il cioccolato: «Il cacao contiene teobromina e caffeina, due sostanze che l’organismo del cane metabolizza molto lentamente. Il rischio, però, varia a seconda del tipo di cioccolato (più è fondente, più è pericoloso) e del peso del cane. Un’assunzione consistente può danneggiare il sistema nervoso, il cuore, i reni e l’apparato gastrointestinale, portando a sintomi gravi come vomito, diarrea, tachicardia, tremori e convulsioni. Un quadro clinico che può talvolta precipitare, portando alla morte dell’animale».
Da evitare categoricamente sono anche le cipolla, l’aglio, l’erba cipollina e il porto, perché «contengono solfossidi, che possono provocare nel cane danni ai globuli rossi e forme di anemia anche letali». Ma non solo: a intaccare i globuli rossi, inoltre, sono i funghi che con le loro tossine «spesso portano anche insufficienza renale, insufficienza epatica, vomito e diarrea». Nemici per i reni, inoltre, sono anche l’uva e l’uva passa.
Non meno nocive, ancora, sono le noci di Macadamia, che possono «avvelenare il nostro cane, portando debolezza e paralisi degli arti posteriori con incapacità a deambulare». Dannose anche le patate (soprattutto se crude), perché contenenti solanina.
Non potenzialmente letali, ma comunque sconsigliate sono: mandorle e pistacchi, considerati pericolosi perché possono causare soffocamento; noce moscata, che contiene miristicina, una sostanza che nel cane provoca allucinazione e vomito grave; pomodori, soprattutto se acerbi, in quanto ricchi di solannina.
Ma se, nonostante le nostre accortezze, il cane mangia uno di questi alimenti? «Fondamentale é la tempestività – avverte Coccìa -. L’animale va subito portato dal veterinario, che valuterà la miglior soluzione per eliminare l’alimento tossico, attraverso l’induzione del vomito o una lavanda gastrica, e successiva somministrando sostanze adsorbenti. In ogni caso la prevenzione è essenziale, cerchiamo di tenere fuori dalla loro portata ciò che potrebbe metterli in serio rischio».