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Sei cuccioli di cervo italico ripresi dalle fototrappole in Calabria: una nuova speranza per la specie

di Silvia Morosi

Continua con successo l’operazione del Wwf Italia per salvare questa sottospecie unica al mondo, che ha trovato un nuovo habitat in Calabria

Sei nuovi cuccioli di cervo italico (Cervus elaphus italicus) regalano una nuova speranza alla specie. Le immagini arrivano dalle fototrappole installate dai tecnici dell’università di Siena nei boschi del Parco naturale regionale delle Serre, in Calabria, dove dal 2023 è iniziata l’«operazione cervo italico». Il Wwf Italia, il Parco, il raggruppamento Carabinieri Biodiversità, l’università di Siena e la Regione Calabria hanno unito forze e competenze per creare una seconda popolazione della specie in Italia, «traslocando» in totale 73 individui dalla Riserva Bosco della Mesola, nel Ferrarese.

Tutti gli individui rilasciati dall’inizio progetto sono stati dotati di un collare GPS che aiuta a monitorarne spostamenti e interazioni con attività umane, raccogliendo informazioni preziose sullo status degli animali rilasciati e sulle nuove nascite. «Molti dei cervi si sono adattati bene al contesto delle Serre e sono anche aumentati di peso, segnale che l’area scelta per i rilasci presenta un’elevata idoneità e una grande ricchezza di risorse alimentari», ha spiegato Marco Antonelli, zoologo ed esperto di grandi mammiferi del Wwf Italia.

L’obiettivo dell’operazione è costituire una nuova popolazione vitale e autosufficiente di cervo italico, non solo aumentando il numero degli esemplari, ma anche creando un nuovo nucleo stabile che possa contribuire in maniera significativa alla conservazione a lungo termine della sottospecie, riducendo la sua vulnerabilità e aumentando la sua resilienza genetica. Il ritorno di un grande erbivoro come il cervo avrà effetti a cascata sull’intero ecosistema, contribuendo ad esempio alla dispersione dei semi.

Il cervo italico era sopravvissuto solo nella Riserva Naturale del Bosco della Mesola, dove si contavano circa 300 individui. Tra i principali pericoli della specie, infatti, vi sono i fattori demografici, dovuti all’esiguità della popolazione e all’elevato tasso di consanguineità del nucleo residuo; la competizione con il daino, che può limitare l’utilizzo delle risorse; il bracconaggio, in sensibile calo negli ultimi anni.

Ed è proprio il cervo italico il protagonista di alcuni dei nuovi prodotti della Wwf Conservation Collection di Natale, ispirata ad alcune delle più iconiche specie del nostro Pianeta come tigre, elefante, tartaruga, panda, lupo e orso bruno.

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