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Il Natale di «Bella»: la cagnolona trascinata per chilometri con una catena al collo ora cerca casa

di Silvia Morosi

La femmina di pastore tedesco ha trovato un luogo sicuro dove vivere grazie a Leidaa: dopo un lungo percorso di cure, si è ripresa e ora cerca casa

A ottobre scorso aveva subito un orrendo maltrattamento, da parte di un uomo che l’aveva trascinata per sei chilometri, a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), con una bicicletta elettrica, attaccata a un collare a strozzo, fino a farle sanguinare le zampette. Come nelle migliori favole di Natale, ora «Bella» – femmina di pastore tedesco – ha trovato un luogo sicuro dove vivere grazie a Leidaa. Il terribile maltrattamento era stato interrotto solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri, avvertiti da un passante. Al termine della corsa forzata, Bella era in una pozza di sangue, con le zampe gravemente ferite e non riusciva più a muoversi. Dopo un lungo percorso di cure e sofferenze, si è ripresa e ora cerca casa.

Una storia di crudeltà come tante ancora capitano nel nostro Paese. «Ringrazio il comando dei carabinieri di San Sebastiano al Vesuvio, il sindaco della cittadina Giuseppe Panico, gli operatori e i dirigenti dell’Ats Napoli 3, la clinica veterinaria di Torre del Greco e tutti coloro che si sono dati da fare per aiutarla per la tempestività e la grande professionalità dimostrata», ha dichiarato l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente di Leidaa. «Ora Bella è tra le mie braccia, curata e accudita. Cercheremo per lei la migliore delle famiglie, un’adozione sicura e responsabile, un nuovo mondo di affetti. Quanto ai suoi aguzzini, continueremo a seguire la vicenda e a chiedere la pena prevista dalla legge Brambilla per il maltrattamento: la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 5mila a 30mila euro. Sui reati contro gli animali ormai non c’è più spazio per l’impunità».

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