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A ognuno il proprio gioco: come scegliere quello giusto per il nostro gatto

Scegliere un gioco per un gatto può sembrare un gesto banale, ma in realtà è una decisione che influenza profondamente il suo benessere psicofisico. Ogni oggetto, ogni movimento e ogni stimolo che proponiamo al nostro felino interagisce con il suo istinto di predatore, con la sua curiosità e con il suo modo di percepire il mondo. Un buon giocattolo non è semplicemente “divertente”: è uno strumento che arricchisce la vita del gatto, sostiene la sua salute e favorisce un equilibrio mentale stabile.

L’istinto predatorio e la funzione del gioco

Nel comportamento del gatto, il gioco è la trasposizione domestica della caccia. Gli etologi hanno osservato che le sequenze di gioco — osservare, inseguire, agguantare, mordere, scuotere — corrispondono quasi perfettamente a quelle della caccia in natura. Ogni tipo di giocattolo, dunque, stimola una fase diversa di questo comportamento predatorio complesso. Secondo diversi studi, tra cui quello pubblicato sul Journal of Feline Medicine and Surgery, la mancanza di attività che riproducono la caccia può generare frustrazione e comportamenti indesiderati nei gatti, come aggressività rediretta o apatia. I giochi che imitano il movimento irregolare e imprevedibile delle prede — piume, corde, bacchette, topolini di stoffa — attivano l’interesse e migliorano la coordinazione. È per questo che non tutti i giochi sono uguali: alcuni gatti rispondono meglio a stimoli visivi, altri a quelli sonori o tattili. Scegliere un gioco significa, quindi, conoscere il proprio gatto: osservarlo, capire cosa lo incuriosisce, quali movimenti lo attirano e come reagisce alle diverse velocità e suoni.

Materiali, sicurezza e varietà

Un aspetto spesso sottovalutato nella scelta dei giocattoli è la sicurezza. Molti prodotti in commercio contengono parti piccole, fili, piume o sonagli facilmente staccabili, che possono essere ingeriti. Il picacismo, cioè la tendenza di alcuni gatti a masticare o inghiottire materiali non commestibili, è un rischio concreto, soprattutto nei soggetti giovani o in quelli molto curiosi. La scelta dei materiali, quindi, deve privilegiare elementi resistenti, atossici e ben fissati, evitando corde sottili o plastiche fragili.La varietà, inoltre, è fondamentale. Studi condotti sull’arricchimento ambientale nei gatti domestici dall’Oregon State University hanno dimostrato che l’interesse per un gioco cala drasticamente dopo poche sessioni se non viene ruotato o sostituito. I gatti sono animali altamente intelligenti e percettivi: riconoscono rapidamente schemi e routine, e perdono motivazione se lo stimolo si ripete identico. Alternare giocattoli diversi, cambiare i luoghi di gioco o introdurre piccole novità visive e sonore aiuta a mantenere viva la curiosità. Non bisogna però confondere la varietà con l’eccesso: troppi stimoli contemporanei possono confondere o stressare, soprattutto i soggetti più sensibili. Meglio pochi giochi di qualità, usati con attenzione, che una moltitudine di oggetti lasciati a caso.

La scelta in base all’età e alla personalità

Ogni fase della vita del gatto richiede un tipo diverso di gioco. Nei gattini, l’obiettivo è stimolare lo sviluppo motorio e la coordinazione, quindi sono ideali giochi leggeri e mobili, come palline o nastri. I gatti adulti hanno bisogno di sfidare la mente oltre che il corpo: giocattoli interattivi, puzzle alimentari o giochi a inseguimento con movimenti imprevedibili possono mantenere viva la loro motivazione. Nei gatti anziani, il gioco deve essere più dolce e misurato, ma comunque presente: piccoli movimenti, stimoli tattili o giochi olfattivi mantengono l’attenzione e l’attività mentale, anche quando il fisico rallenta. La personalità gioca un ruolo altrettanto importante. I gatti più sicuri e attivi amano il movimento e la caccia, mentre quelli timidi preferiscono giochi che consentano osservazione e controllo a distanza. Alcuni sono attratti dai suoni, altri dai profumi (come la catnip o la valeriana), altri ancora prediligono l’interazione diretta con il proprietario. La scelta migliore è sempre quella che rispetta le preferenze individuali, senza forzature.

Giocattoli e relazione con l’umano

Un gioco ben scelto non serve solo al gatto: rafforza anche la relazione con chi vive con lui. Quando il proprietario partecipa attivamente, muovendo una bacchetta, nascondendo un oggetto o simulando una preda, il gatto vive l’esperienza in modo più completo e soddisfacente. Questa condivisione crea un linguaggio comune fatto di gesti, pause e sguardi, che costruisce fiducia reciproca. La ricerca condotta da Feuerstein e Terkel ha evidenziato che i gatti che ricevono stimoli ludici regolari dai propri proprietari mostrano comportamenti più equilibrati, sono meno inclini alla paura e sviluppano una comunicazione più chiara con l’essere umano. Il gioco, quindi, non è solo stimolo o esercizio: è dialogo, è relazione.

Un investimento nel benessere quotidiano

Scegliere i giochi giusti per il proprio gatto significa entrare nel suo mondo sensoriale e mentale. Ogni movimento, ogni suono, ogni texture può aprire una finestra sulla sua natura più autentica. Un buon giocattolo è quello che lo stimola senza stressarlo, che risveglia la curiosità senza creare ansia, che lo fa sentire vivo e competente nel proprio ambiente. La regola d’oro è semplice ma fondamentale: osservare. Osservare il gatto quando gioca, capire quando si diverte e quando si stanca, notare quali giochi cerca e quali ignora. Da lì nasce la scelta più giusta, quella che unisce sicurezza, stimolazione e, soprattutto, felicità.