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Benessere di cani e gatti, storico accordo UE: regole uniche contro allevamenti illegali e abusi. L’Enpa: è un punto di partenza, non di arrivo

Parlamento europeo e Consiglio Ue hanno trovato l’intesa per la definizione di regole condivise per garantire maggiore protezione agli animali da compagnia e trasparenza nel settore. Si tratta di un passaggio particolarmente atteso da anni, pensato per migliorare il benessere di cani e cani e per contrastare gli allevamenti improvvisati, le vendite non autorizzate e un mercato online sempre più difficile da monitorare e da controllare.

Elevare gli standard

Bruxelles si impegna a garantire elevati standard di benessere per cani e gatti in tutta l’UE. Con la crescente domanda di animali da compagnia, soprattutto attraverso il commercio online, la Commissione mira ad armonizzare le norme sul benessere, migliorare la tracciabilità e contrastare le pratiche illegali.

L’obiettivo è garantire che tutti i cani e i gatti allevati, venduti o adottati nell’UE siano trattati in modo umano e responsabile e che i potenziali proprietari possano essere certi dell’origine e della salute dei loro futuri animali domestici.

La prima normativa organica

La scorsa settimana, la Commissione Europea ha recepito l‘accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE sulle nuove norme. Si tratta della prima normativa UE in assoluto sul benessere di cani e gatti, che migliorerà significativamente il modo in cui questi animali vengono trattati quando vengono allevati, venduti o adottati nell’Unione Europea.

Le nuove misure contribuiranno inoltre a contrastare il commercio illegale di animali da compagnia verso e all’interno dell’UE.

Cosa cambia?

Una volta adottata e attuata, questa normativa garantirà il rispetto di punti cruciali quali:

In tutta l’UE si applicheranno standard uniformi di benessere per quanto riguarda l’allevamento, la custodia e la cura di cani e gatti in strutture professionali. Ad esempio, allevatori, venditori e rifugi dovranno garantire l’accesso all’esterno ai cani e non potranno tenere cani e gatti in contenitori. Sono inoltre stabilite norme sullo spazio minimo disponibile per allevatori e venditori.

per quanto riguarda l’allevamento, la custodia e la cura di cani e gatti in strutture professionali. Ad esempio, allevatori, venditori e rifugi dovranno garantire l’accesso all’esterno ai cani e non potranno tenere cani e gatti in contenitori. Sono inoltre stabilite norme sullo spazio minimo disponibile per allevatori e venditori. I custodi degli animali negli allevamenti, nelle strutture di vendita o nei rifugi dovranno possedere competenze sufficienti per prendersi cura di cani e gatti. Almeno un custode per struttura dovrà seguire una formazione specifica approvata dalle autorità competenti.

per prendersi cura di cani e gatti. Almeno un custode per struttura dovrà seguire una formazione specifica approvata dalle autorità competenti. Le importazioni commerciali saranno soggette agli stessi standard di benessere animale o a standard equivalenti e lo stabilimento di origine dovrà essere approvato dalle autorità competenti dei paesi extra-UE.

Sarà promosso il possesso responsabile , anche attraverso avvisi sulla pubblicità online.

, anche attraverso avvisi sulla pubblicità online. Cani e gatti con tratti conformazionali estremi saranno esclusi dalla riproduzione e dall’essere esposti in mostre e competizioni . Ciò è dovuto all’impatto negativo sulla salute e sul benessere di tali tratti estremi.

e dall’essere esposti in e . Ciò è dovuto all’impatto negativo sulla salute e sul benessere di tali tratti estremi. Saranno applicati requisiti di tracciabilità per consentire agli Stati membri di contrastare le gravi frodi attualmente in corso sul mercato di cani e gatti. L’applicazione del microchip e la registrazione in banche dati nazionali interoperabili saranno obbligatorie per tutti i cani e i gatti, sulla base di sistemi nazionali già funzionanti.

per consentire agli Stati membri di contrastare le gravi frodi attualmente in corso sul mercato di cani e gatti. L’applicazione del e la registrazione in banche dati nazionali interoperabili saranno obbligatorie per tutti i cani e i gatti, sulla base di sistemi nazionali già funzionanti. Sarà istituito un sistema di verifica per consentire ai potenziali acquirenti di verificare che le pubblicità online non siano fraudolente.

I prossimi passi

Il nuovo regolamento non è ancora in vigore: il testo deve essere formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento europeo.

Ha dichiarato Olivér Várhelyi, Commissario per la salute e il benessere degli animali:

L’accordo odierno (del 25 novembre, ndr) segna una svolta per il benessere di cani e gatti in tutta Europa. Per la prima volta, avremo standard chiari e applicabili su come questi animali vengono allevati, tenuti e venduti nell’UE. I cittadini europei vogliono che i loro animali siano protetti meglio e che vengano intraprese azioni più incisive contro l’allevamento irresponsabile e il commercio illegale nell’ambito della criminalità organizzata. Accolgo con favore questa pietra miliare e ringrazio il Consiglio e il Parlamento per il loro impegno nel costruire un sistema più umano, trasparente e affidabile per gli animali da compagnia in Europa.”

Soddisfazione dell’Enpa, ma è un punto di partenza, non di arrivo

Enpa accoglie l’accordo con soddisfazione, pur sottolineando che si tratta di un punto di partenza e non di arrivo. La mancanza di standard condivisi ha favorito per anni l’espansione di allevamenti intensivi e di un commercio online privo di verifiche adeguate. Le nuove regole rappresentano una svolta necessaria, ma richiederanno investimenti concreti in controlli e sanzioni proporzionate, altrimenti rischiano di rimanere meri principi privi di efficacia.

Particolarmente apprezzato è il divieto di selezionare caratteristiche estetiche estreme. E’, questo, un segnale culturale finalmente chiaro: il benessere dell’animale deve essere prioritario rispetto alle mode. Allo stesso tempo occorre ribadire che la vera alternativa al mercato degli animali resta l’adozione dai rifugi, che continuano a ospitare un gran numero di animali in cerca di famiglia.