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Dare una mano agli animali selvatici quando arriva l’autunno

Con l’arrivo dell’autunno, il paesaggio cambia: le ore di luce si riducono, le temperature scendono e le risorse naturali scarseggiano.

Per molti animali selvatici – uccelli, insetti, piccoli mammiferi – è un periodo difficile in cui trovare rifugi, cibo e luoghi adatti per svernare può essere una vera sfida. Anche in ambienti domestici come giardini, balconi o margini naturali nelle città, è possibile intervenire con semplici accorgimenti che fanno la differenza per la biodiversità.

Creare rifugi protetti

Durante l’autunno molte specie cercano riparo dalle intemperie e dai predatori. Lasciare zone “selvagge” non potate — con mucchi di foglie, ceppi, siepi e rami accumulati — offre nascondigli naturali per ricci, insetti, anfibi e uccelli.

Inoltre, è utile installare casette-nido e “bug hotel”, ovvero rifugi artificiali progettati per imitare habitat naturali che accolgono insetti, api solitarie o piccoli uccelli.

Allestire scorte alimentari accessibili

Con il procedere della stagione, la disponibilità di semi, bacche e nettare cala sensibilmente. Per gli uccelli è importante garantire fonti alternative: arbusti come sorbo, rosa canina o biancospino producono frutti nutrienti, mentre nelle mangiatoie possiamo offrire semi di girasole, frutta secca o granaglie, sempre mantenendo le strutture pulite.

Per gli insetti impollinatori è utile coltivare piante che fioriscano più tardi in autunno, in modo da offrire nettare anche quando le fioriture principali sono terminate.

Scegliere vegetazione “amica” dell’autunno

Alcune specie vegetali sono particolarmente preziose in questa stagione perché producono bacche, semi o fiori quando poche altre lo fanno.

Per esempio, viburno, edera, ligustro, agrifoglio e corniolo selvatico possono offrire nutrimento naturale agli uccelli e sostegno alle farfalle e alle api tardive.

Favorire luoghi per nidificare e svernare

Non tutti gli animali migrano: molti restano sul posto e cercano rifugi in luoghi protetti. I pipistrelli possono usufruire di strutture come le bat-box, installate in zone tranquille e all’ombra.

Le api solitarie trovano ospitalità in fori nel legno o in bambù legati insieme. Ricreare in piccolo questi habitat compensa le perdite dovute all’urbanizzazione e alla gestione troppo “ordinata” del verde.

Ridurre l’impatto delle attività umane

Anche azioni semplici nel giardinaggio domestico aiutano molto:

rinviare potature drastiche fino a fine inverno;

non bruciare foglie o ramaglie , che possono già essere diventate rifugi per animali;

contenere l’uso di pesticidi, favorendo tecniche naturali e rispettose.

Aiutare gli animali selvatici in autunno non è solo un atto di protezione, ma significa anche prendersi cura dell’equilibrio ecologico. Un giardino che ospita insetti utili, uccelli e microfauna diventa più sano, più resistente alle malattie e più bello da vivere. Ogni piccolo gesto ha valore: se tante persone lo adottassero, l’impatto sulla biodiversità sarebbe grande.

Articolo originale su Today.it