Genova, giovane Falco pecchiaiolo soccorso dal Cras: muore dopo una grave frattura
È morto poche ore dopo il ricovero al Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) dell’ENPA di Genova un giovane Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), arrivato con una frattura scomposta ed esposta all’ala, già in fase infettiva. Un tentativo disperato, quello dei veterinari, che non hanno potuto nemmeno valutare un intervento chirurgico a causa delle condizioni critiche in cui versava il rapace.
A colpire i volontari del Cras è stata l’estetica rara dell’esemplare: livrea chiara, sfumature biancastre così intense da sembrare quasi innevate. Un caso non comune, ma non impossibile per una specie come il falco pecchiaiolo, nota per essere uno dei rapaci diurni più polimorfici d’Europa. In questa specie, infatti, esistono numerose variazioni di colore e piumaggio, anche molto diverse tra loro.
Nessun segno di arma da fuoco: probabile incidente
L’animale è stato ritrovato a bordo strada e consegnato ai soccorritori. Gli esami radiografici non hanno evidenziato la presenza di pallini da fucile o altri elementi riconducibili a colpi da arma da fuoco. Questo fa pensare a un incidente di volo, forse legato a una giornata ventosa o alla collisione con tralicci, cavi elettrici o automobili, ipotesi compatibili con l’età giovane e l’inesperienza dell’esemplare.
La denuncia dell’ENPA: “Troppi animali muoiono per cause indirette legate all’uomo”
Il caso di questo giovane falco si aggiunge a una lunga lista di animali selvatici che ogni anno perdono la vita a causa delle attività umane, dirette o indirette. L’Enpa sottolinea come, troppo spesso, i centri di recupero siano testimoni di una crisi silenziosa, fatta di impatti, avvelenamenti, bracconaggio e urbanizzazione incontrollata.
“A volte raccontare storie come questa è doloroso, ma è importante farlo. Perché dietro ogni esemplare c’è una specie da proteggere e un equilibrio da difendere”, spiegano i volontari del Cras dell’Enpa di Genova.