I macachi hanno il senso del ritmo
Una delle caratteristiche più distintive di noi esseri umani è la capacità di sincronizzare il nostro movimento con un ritmo costante: richiede di saper riconoscere i pattern, predire come procederanno e anche una notevole coordinazione motoria. Al di là di noi umani, questa abilità è presente solo in alcuni uccelli, e a livello individuale in qualche primate. Si tratta, insomma, di una capacità che ancora non comprendiamo appieno: finora, per esempio, eravamo convinti che muoversi a ritmo fosse intimamente legato alle capacità di apprendimento vocale. Un nuovo studio pubblicato su Science, però, smentisce questa ipotesi: anche i macachi sanno ballare, pur non avendo capacità vocali.
Dal metronomo… La teoria che ci fosse un legame stretto tra la capacità di muoversi a ritmo e quella di imparare vocalizzazioni nuove si basava sull’ipotesi che la sincronizzazione ritmica fosse una conseguenza della presenza di circuiti cerebrali specializzati che controllano l’interazione tra udito e movimento; questi circuiti si sono evoluti come supporto all’apprendimento vocale, e il collegamento è dunque facile da fare. Le prime crepe nella teoria sono arrivate negli scorsi anni, quando diversi studi hanno dimostrato che i macachi, che come quasi tutti i primati non hanno abilità di vocal learning, sono comunque in grado di seguire un ritmo semplice fissato da un metronomo.
… Al pop. L’esperimento del team messicano che ha condotto lo studio ha coinvolto due macachi già allenati a sincronizzarsi con un ritmo semplice. Gli animali sono stati sottoposti a un “salto di qualità”: invece che il ticchettio di un metronomo, gli sono state fatte ascoltare delle canzoni – con un ritmo facile da identificare, ma pur sempre “arricchite” da melodie e arrangiamenti vari. I macachi hanno scoperto che, quando seguivano il ritmo, gli umani li ricompensavano col cibo, e ci hanno messo quindi poco a sincronizzarsi con le canzoni.
Ritmo condizionato? Non solo: gli umani hanno artificialmente aumentato o ridotto il ritmo delle canzoni, e i macachi si sono adattati senza problemi. L’hanno fatto anche quando gli è stata fatta ascoltare una canzone che non conoscevano, e hanno continuato anche quando gli umani hanno smesso di premiarli quando andavano a ritmo.
Da rivalutare in contesto naturale. Lo studio. mette anche in guardia contro i facili entusiasmi: per ora abbiamo confermato le capacità ritmiche complesse dei macachi solo in due esemplari, e c’è voluto un lungo e paziente addestramento per insegnar loro a rispondere alla musica. Il fatto che siano stati addestrati con il cibo, poi, indica che hanno imparato ad andare a ritmo sapendo che c’era una ricompensa, e come spiegano gli autori nello studio stesso, «un comportamento che nasce da un condizionamento potrebbe non essere equivalente a un comportamento che emerge spontaneamente». In parole povere, dobbiamo prima mettere alla prova il senso del ritmo dei macachi in un contesto naturale per avere un quadro completo.