Il cane Jimi e l’incontro con Lucia, l’inseguimento e quel “Portami con te” che diventa un per sempre
Questa è la storia di un cane randagio chiamato Jimi. Come Jimi Hendrix, il cantante che ha fatto compagnia alla sua amica umana durante il loro acrobatico rientro a casa.
L’incontro inaspettato
Lucia, nome di fantasia, si trovava in un agriturismo per lavoro, quando un piccolo cane dagli occhi liquorosi e il pelo fulvo, color volpe dell’Etna, la sceglie nella speranza che sia il suo per sempre.
Lucia stava facendo il check-in quando si accorge della presenza di questo cucciolo. Il cane vagava senza meta e senza sosta, aveva sete e probabilmente anche fame.
Lucia lo osserva, si abbassa per guardarlo meglio, lo accarezza, gli dà dell’acqua e lo lascia al suo destino, dirigendosi nella sua stanza.
Inizia a disfare le valigie quando sente grattare alla porta. Apre, incredula, e lo trova lì, con i suoi occhioni scuri e liquorosi, felice di averla ritrovata.
Lei è preoccupata e lusingata, gli dà ancora dell’acqua, perché in Sicilia in estate c’è un caldo preoccupante, e lo lascia nuovamente al suo destino.
Chiude la porta e continua a disfare le sue valigie.
Dopo qualche ora, il cane ricomincia a grattare alla porta e a dirle che è lì, per lei, e da lì non ha nessuna intenzione di schiodarsi.
All’alba successiva la situazione non cambia: il quattrozampe fulvo e tenace continua a fare la ronda: la osserva da lontano, dorme sul tappetino che si trova dinanzi la stanza, non la perde di vista nemmeno per un istante.
La partenza, l’addio, l’inseguimento
Arriva il giorno della partenza: Lucia deve lasciare l’agriturismo per recarsi in un altro posto per continuare la sua attività lavorativa.
Non sa come andar via senza che il cane si accorga della sua partenza. È confusa, addolorata, non sa bene cosa sia giusto fare.
Il cucciolo misterioso, approfittando di un momento di distrazione di Lucia, entra nella sua stanza, con un salto felino sale sul letto e si mette accanto alla valigia come se volesse dire: “portami con te”.
Il cuore di Lucia si fa piccolo piccolo e inizia a battere in maniera anomale, sente che quel cucciolo ha veramente bisogno di lei, e lei di lui (ma questo non le era ancora così chiaro) ma non può portarlo con sé perché non sarebbe rientrata subito a Catania, ma avrebbe ancora dovuto avere un’ulteriore tappa lavorativa.
Lucia è combattuta, confusa, capisce che quell’incontro ha un significato profondo per entrambi e che probabilmente cambierà il corso delle loro vite.
Sbriciola delle fette biscottate e approfittando del momento del pasto del cucciolo color volpe, sgattaiola via dalla stanza dell’agriturismo.
Prende la macchina e inizia a guidare in direzione autostrada quando, nello specchietto retrovisore, si accorge di quel batuffolo temerario che con le sue zampette corte corre all’impazzata in direzione della sua macchina.
Lucia ha il cuore in gola, si ferma, prende il cagnolino e lo porta con sé, torna indietro e lo riconsegna all’agriturismo perché è ben consapevole di non poterlo portare nel suo nuovo luogo di lavoro.
Iniziano le peripezie
Lucia arriva a destinazione, comincia a lavorare, ma il suo cuore rimane in quell’agriturismo con il cucciolo audace dagli occhi profondi. Sente lo sguardo di quel cucciolo addosso, sente grattare dietro la porta con le sue piccole zampe.
Così decide di telefonare in struttura per avere sue notizie e sincerarsi che stesse bene.
Il proprietario dell’agriturismo è abbastanza schivo, le dice di averlo consegnato ad un canile, poi a un’altra struttura e poi un’altra ancora.
Lucia è preoccupata e spaventata, desidera avere notizie di quel piccolo cane perché ha intenzione di portarlo a casa con sé al suo rientro dal lavoro.
La situazione si complica, il cane non si trova né in un canile né in un altro, in realtà lo hanno abbandonato al suo destino, lasciandolo libero nelle campagne di zona, al caldo afoso siciliano di agosto.
Il rientro, l’incontro, il per sempre
Lucia scappa dal posto di lavoro, chiede ai suoi colleghi un aiuto e torna in quell’agriturismo: il luogo dell’incontro.
Inizia a cercare il cucciolo tra le campagne, sotto i quarantotto gradi di temperatura e le immense distese di campagne incolte, ma non riesce a trovarlo.
È disperata, si pente di essere andata via senza averlo portato con sé; non si perdona, è veramente molto preoccupata per la sua incolumità.
Lucia non smette di pensare a quel cucciolo.
Quando la speranza aveva del tutto abbandonato il suo cuore, riceve una telefonata da una dipendente dell’agriturismo: “il cane lo abbiamo noi, lo abbiamo trovato, se desidera può tornare indietro a prenderlo”.
Lucia scoppia a piangere dall’emozione, il suo cuore sobbalza. Sale in macchina e va in direzione agriturismo; a breve si incontreranno e questa volta sarà per sempre. Il cucciolo è lì, felice e fedele, e non vede l’ora di far parte della sua vita con tutto il suo amore e la sua fedeltà.
Lucia e il suo nuovo amico si mettono in macchina e accendono la radio per stemperare la tensione accumulata durante quelle quarantotto ore drammatiche.
Durante il tragitto verso casa, Lucia ascolta una trasmissione di un’ora dedicata a Jimi Hendrix e capisce che quel cucciolo si chiamerà Jimi.
Da allora sono trascorsi quattordici anni, il loro amore cresce ogni giorno di più.
La loro vita è fatta di condivisione e intimità profonda, di carezze e di passeggiate olfattive, di pranzi in trattorie vegetariane e di riposini sul divano.
P.S: ringrazio Lucia, che ho conosciuto durante un pranzo familiare in una trattoria vegetariana al centro storico di Catania, per avermi autorizzata a raccontare in esclusiva per La Zampa questa storia meravigliosa, e ringrazio Jimi per essersi fatto accarezzare, accudire e per avere rapito il mio cuore tra una frittella di miglio e un raggio di sole di ottobre.