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Il gelo, la paura e una speranza ritrovata: la storia di Tangi, il cane abbandonato in una scatola chiusa

Tangi è stata trovata all’alba, chiusa in una scatola da trasloco sigillata, davanti alla sede della Pennsylvania Spca. Accanto, un biglietto straziante del suo proprietario dove spiega di essere stato costretto a separarsene. Questa femmina di cane è stata salvata appena in tempo dal gelo, oggi è al sicuro e circondata d’amore.

Il ritrovamento nella mattina gelida

La temperatura esterna era sotto lo zero quando qualcuno ha notato una grande scatola da trasloco U-Haul davanti all’ingresso del rifugio della Pennsylvania Spca a Philadelphia. Non aveva fori d’aria e risultava completamente sigillata con nastro adesivo.

Una persona entrata nel rifugio ha avvisato lo staff. Un membro della Spca l’ha portata subito dentro. Quando l’hanno aperta, la scena li ha gelati: dentro c’era un cane, precisamente una cucciola.

Nelle parole della Pennsylvania Spca, pubblicate su Facebook: “Quando l’abbiamo aperta, due occhi impauriti ci hanno guardato. Tremava ed era così stressata da avere una forte salivazione, chiaramente sopraffatta da tutto ciò che le stava accadendo. Eppure, nel momento in cui una mano si è avvicinata, si è spinta verso di noi, gentile e in cerca di conforto nonostante tutto ciò che aveva passato”.

Dentro c’era Tangi, una cagnolina di circa nove mesi, color miele, con ancora il collare al collo e seduta su qualcosa di rosa.

Il biglietto lasciato dal proprietario

Attaccato alla scatola c’era un foglio scritto a mano. Le parole, semplici e dure, raccontavano un momento di disperazione: “Non ho altra scelta. O lo sfratto, o devo lasciare andare il cane. Ho compilato moduli di adozione, ma non è successo nulla. Oggi era il mio ultimo giorno e sono con le spalle al muro. Ha tutti i vaccini. È una brava cagnolina. Il suo nome è Tangi”.

Secondo Gillian Kocher, direttrice delle relazioni pubbliche della Spca, si trattava chiaramente di una decisione forzata: “Non vogliamo mai puntare il dito perché capiamo davvero le situazioni in cui le persone si trovano e quanto difficile dev’essere stato; proviamo empatia per tutto questo”.

Kocher ha aggiunto che Tangi appariva curata e amata, particolare che rende la vicenda ancora più dolorosa.

Le prime ore al sicuro: paura, dolcezza e bisogno di contatto

Una volta liberata dalla scatola, Tangi è rimasta sempre vicino allo staff. La Spca lo racconta così: “Ha seguito lo staff da vicino, ha appoggiato la testa contro chiunque si inginocchiasse accanto a lei e piangeva quando veniva lasciata sola. Voleva solo sentirsi al sicuro”.

Dopo le visite veterinarie e le valutazioni comportamentali, Tangi ha iniziato a mostrare la sua vera personalità: una cucciola affettuosa, alla ricerca di attenzioni e pronta a fidarsi.

Kocher lo ha confermato: “Non ci è voluto molto perché mostrasse la sua vera personalità: è così dolce e scodinzola… ha molto amore da dare”.

L’appello della Spca: chiedere aiuto è possibile

La Spca ha voluto sottolineare quanto sia pericoloso abbandonare un animale in quel modo, specialmente con temperature così basse: “Siamo incredibilmente grati che qualcuno abbia visto quella scatola quando lo ha fatto… vogliamo che tutti, compresi gli animali, rimangano al sicuro”.

E ha lanciato un messaggio molto chiaro: “Se avete bisogno di aiuto con un animale, contattateci, o rivolgetevi a un rifugio o un’associazione della zona. E se dovete consegnarne uno con urgenza, entrate e parlate con qualcuno”.

La direttrice Kocher ha ribadito: “Se c’è qualcosa che possiamo fare, lo faremo”.

Il futuro di Tangi

La cagnolina è stata posta in “stray hold”, il periodo di attesa previsto per dare al proprietario la possibilità di tornare sui suoi passi.

Se nessuno si presenterà, verrà resa disponibile per l’adozione.

La Spca è fiduciosa: “Sappiamo che conquisterà presto i cuori. Per ora è al sicuro, e tanto, tanto amata”.

Una scatola sigillata nel gelo poteva essere la sua fine. Invece, è diventata il suo nuovo inizio.