Maneki Neko: il gatto portafortuna giapponese
Il Maneki Neko letteralmente “gatto che invita”, è una delle figure più iconiche della cultura giapponese. Questa graziosa statuetta, spesso in ceramica o porcellana, rappresenta un gatto con una zampa alzata in segno di saluto o di invito.
Non è solo un oggetto decorativo: secondo la tradizione, il Maneki Neko ha il potere di attirare fortuna, prosperità e buona sorte nel luogo in cui viene collocato. La sua immagine è diffusa in tutto il Giappone — dai negozi ai ristoranti, dalle abitazioni ai templi — e nel tempo è diventata un simbolo riconosciuto anche a livello internazionale.
Le origini e le leggende del Maneki Neko
Le origini di questa statuetta sono avvolte nel mistero, ma la sua diffusione si fa risalire al periodo Edo, tra il XVII e il XIX secolo. Esistono numerose leggende che cercano di spiegare la nascita del Maneki Neko, e ognuna di esse aggiunge fascino alla sua storia.
Una delle versioni più famose è legata al tempio Gotokuji, nel quartiere di Setagaya a Tokyo. Si racconta che un signore feudale, sorpreso da un temporale mentre viaggiava, trovò riparo sotto un albero vicino al tempio. Notò un gatto che sembrava invitarlo con la zampa, e, incuriosito, si avvicinò. Poco dopo, un fulmine colpì proprio l’albero sotto il quale si trovava. L’uomo, riconoscente per essersi salvato grazie al gesto del gatto, divenne benefattore del tempio, che da allora è considerato la “casa spirituale” del Maneki Neko.
Un’altra leggenda nasce invece nel santuario Imado, nel quartiere di Asakusa. Qui, una coppia di anziani viveva in povertà con il proprio gatto. Una notte, l’animale apparve loro in sogno, chiedendo di creare una statuetta con le sue sembianze e venderla al tempio. I due seguirono il consiglio e le statuine divennero immediatamente popolari, portando fortuna e prosperità alla coppia. Da allora, il Maneki Neko è considerato un simbolo di speranza e rinascita.
La simbologia della zampa alzata
Uno degli aspetti più riconoscibili del Maneki Neko è la posizione della zampa. Quando il gatto solleva la zampa destra, si dice che “inviti” denaro, successo e prosperità economica, mentre la zampa sinistra è legata all’accoglienza di persone, clienti e salute. In alcune versioni entrambe le zampe sono alzate, come simbolo di protezione e benedizione più ampia, anche se secondo alcune credenze ciò potrebbe significare “chiedere troppo” alla sorte.
Si dice inoltre che l’altezza della zampa influenzi la potenza del suo richiamo: più è sollevata, maggiore è la fortuna che il gatto è in grado di attirare. Spesso la statuetta è collocata su un piccolo rialzo o un cuscino, che simboleggia comfort, serenità e protezione spirituale.
Colori e dettagli simbolici
Nel tempo, il Maneki Neko ha assunto diverse colorazioni, ognuna portatrice di un significato preciso. Il modello tradizionale è bianco con macchie arancioni e nere, simbolo di fortuna e purezza. Il gatto dorato è legato alla ricchezza e alla prosperità economica, mentre quello nero protegge dagli spiriti maligni. Il rosa rappresenta l’amore e le relazioni affettive, mentre il verde è associato al successo negli studi e alla buona salute.
A completare la figura del Maneki Neko ci sono alcuni dettagli ricorrenti. Spesso il gatto indossa un collarino rosso con un piccolo campanello: il colore rosso, considerato di buon auspicio, allontana le malattie, mentre il suono del campanello scaccia gli spiriti negativi. Tra le zampe, molti Maneki Neko tengono una moneta ovale chiamata koban, simbolo di ricchezza e abbondanza, un richiamo diretto al periodo Edo quando tale moneta era in circolazione.
Un simbolo che attraversa i secoli
Oggi il Maneki Neko continua a essere un emblema di buon auspicio, esposto non solo nei negozi giapponesi ma anche nelle case di chi desidera attirare fortuna o serenità. Da semplice figura artigianale, è diventato un’icona della cultura nipponica, capace di unire spiritualità, folklore e bellezza estetica.
Il suo gesto silenzioso, con la zampa che si muove in segno di invito, sembra ricordare a chi lo guarda che la fortuna non è solo un dono, ma anche un incontro tra fiducia, speranza e gentilezza.
Articolo originale su Today.it