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Quanti gatti posso tenere in casa? La risposta sorprende

Ci sono case in cui regna un solo gatto, sovrano incontrastato del divano. E poi ci sono quelle abitazioni “felinomunite” dove due gatti diventano tre, poi quattro… fino a trasformarsi in una piccola colonia domestica. La domanda, a un certo punto, sorge spontanea: esiste un numero massimo di gatti che si possono tenere legalmente in casa? La risposta ufficiale sorprende: la legge italiana non fissa alcun limite preciso. Ma ciò non significa che si possa fare tutto ciò che si vuole.

Sei un gattaro? La scienza rivela cosa ci porta ad adottare sempre più gatti di 26 Gennaio 2025 di Noemi Penna

La legge non stabilisce un tetto numerico

Né il Codice civile né quello penale né le normative sanitarie fissano un numero massimo di animali domestici per abitazione. In teoria, si possono tenere molti gatti, purché le condizioni di vita siano adeguate per ogni singolo animale. Il punto, infatti, non è quanti gatti vivono nella casa, ma come vivono. Ogni animale deve poter disporre di spazio a sufficienza, igiene, cure, ventilazione e assenza di sovraffollamento.

Il criterio decisivo: il benessere dell’animale e la convivenza civile

Negli anni, sia la Cassazione sia diversi tribunali hanno chiarito che la presenza di molti animali è lecita finché si mantiene una condizione compatibile con la loro natura. Quando l’affollamento compromette l’igiene o si traduce in mancanza di attenzioni, scarsa pulizia o ambienti malsani, si entra nel terreno del maltrattamento. In una delle vicende più note, una proprietaria teneva decine di gatti in un appartamento con odori insopportabili e condizioni igieniche precarie. La Cassazione ha confermato la condanna, evidenziando che quelle modalità di detenzione erano incompatibili con il benessere degli animali e producevano sofferenza sia a loro sia ai vicini.

L’impatto sui vicini

Oltre alla tutela del benessere animale, la giurisprudenza considera anche il diritto dei vicini a non subire immissioni intollerabili. In diversi procedimenti sono stati riconosciuti disturbi alla quiete pubblica quando il numero degli animali, unito alla scarsa gestione, generava rumori costanti, odori, scarsa salubrità dell’aria e degrado degli ambienti. In alcuni casi i giudici hanno imposto una riduzione del numero di animali o l’adozione di misure igieniche più rigorose.

Quando molti gatti diventano un problema giuridico

Non è il semplice numero a determinare l’illiceità, ma l’effetto che quel numero ha sulla vivibilità degli ambienti e sulla salute degli animali. Se dieci gatti vivono in un appartamento grande, pulito, ventilato e curato, nessuna norma lo vieta. Se invece tre gatti vivono tra sporcizia, lettiere mai pulite, odori persistenti e mancanza di cure, anche una quantità modesta può comportare responsabilità penale. La soglia non è quindi quantitativa, ma qualitativa. La domanda non dovrebbe essere “quanti gatti posso tenere in casa?”, ma “quanti gatti posso accudire adeguatamente?”. La libertà di amare gli animali è un valore riconosciuto e tutelato, ma deve essere armonizzata con il loro benessere e con il rispetto della vita condominiale. La legge italiana non limita l’amore per i gatti: limita solo la trascuratezza.