Riserva naturale di Torre Flavia, “I granchi blu come cibo per gatti? È una buona notizia”
Un paté per gatti a base di granchio blu. L’idea è venuta alle università di Padova e di Milano che insieme hanno sviluppato un progetto, denominato “RiPEsca”, finalizzato alla valorizzazione degli scarti ittici. Grazie alla collaborazione dei ricercatori con un consorzio di pescatori del Polesine, è stata raccolta la materia prima da cui, ora, un’azienda di stanza nel Veneto sta ricavando una farina di granchio. Una notizia che ha ricadute anche nel Lazio.
Una buona notizia per Torre Flavia
“I granchi blu sono un flagello. Rappresentano sicuramente un problema per la Palude di Torre Flavia e ancora di più per il mare antistante” ha spiegato Corrado Battisti, responsabile dell’area protetta: un monumento naturale collocato tra i comuni di Ladispoli e Cerveteri. “Il fatto che questi crostacei possano essere impiegati come cibo per gatti, per noi, è sicuramente una buona notizia” ha aggiunto. “Ce ne sono davvero troppi. Da noi abbiamo un vecchio ponticello di legno che abbiamo ribattezzato ‘il ponte dei granchi blu’ perché lì se ne contano a decine e i bambini passano le giornate a catturarli”.
Perché i granchi blu sono una minaccia
La presenza della specie aliena, per il monumento naturale di Torre Flavia, rappresenta un fattore di rischio per il mantenimento dell’equilibrio ecologico. “Nella Palude si nutre di ogni essere vivente che trova sul fondale e, nel farlo, mangia anche i gamberi killer della Louisiana, altra specie aliena invasiva. Però quest’ultima era diventata anche un alimento per gli aironi, che non possono ripiegare sui granchi blu, poiché sono troppo grandi per loro. Di conseguenza trovano sempre meno cibo”. Della diffusione dei crostacei, arrivati a Torre Flavia nel 2022, ne risente anche il mare aperto.
Sì alla cattura, no all’allevamento
“Purtroppo hanno raggiunto le foreste di posidonia dove vivevano tantissime specie di molluschi. Noi parliamo spesso dei danni causati alle vongole e lo facciamo perché hanno un valore economico. Ci sono specie, però, meno conosciute ma importanti sul piano ecosistemico, che sono seriamente minacciate dal granchio blu”. Bene dunque la sua trasformazione in paté, con delle precauzioni: “La commercializzazione del granchio potrebbe suggerire a qualcuno l’idea di allevarli. Lo diciamo subito, sarebbe una scelta sbagliata – ha sottolineato Battisti – per farne del mangime, è decisamente meglio catturarli”. La salvezza delle acque di Torre Flavia, e non solo, è quindi legata ai gatti. Ed anche alle reti dei pescatori.