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Volpe curata al Cras, non potrà essere liberata in natura: ecco perché

È un meraviglioso maschio di volpe argentata ed era stato ritrovato in pessime condizioni, ma ora, anche se curato al Cras di Campomorone, non potrà essere liberato in natura.

La storia inizia un anno fa, con il salvataggio del volpacchiotto vicino al casello autostradale di Lavagna, ferito dopo essere stato investito, divorato dalla rogna e molto magro: un ingresso inaspettato al centro di recupero animali selvatici, infatti gli esperti, dopo aver osservato l’animale, sono giunti alla conclusione che con tutta probabilità si trattava di un esemplare detenuto illegalmente da privati. Insomma, una volpe argentata allevata e selezionata per la pelliccia. Anche perché il colore del pelo è dato da una mutazione che si riscontra piuttosto raramente, e non in Europa.

Rimettere in sesto l’esemplare non è stato facile: “A causa della sua ostilità, estremamente nervoso e mordace – spiega Enpa Genova che gestisce il Cras – è stato difficile curarlo, ma durante tutti questi mesi per fortuna è pian piano guarito, ha ripreso peso e la sua incantevole pelliccia è ricresciuta sana e folta. Si è anche tranquillizzato, diventando avvicinabile e mostrando finalmente più serenità”.

Adesso l’animale sta bene, ma non potrà essere liberato in natura: “Questo perché non si tratta di un animale selvatico bensì di un esemplare nato in cattività. In natura quindi non riuscirebbe a sopravvivere”. Nel frattempo la volpe, con l’aiuto dei carabinieri forestali del reparto Cites, è stata portata in una struttura con molto spazio nel verde di cui potrà usufruire a suo piacimento, e dove potrà essere curata e seguita vivendo comunque una vita degna e serena: “Considerando le premesse della sua vita, è davvero il miglior risultato possibile” spiegano da Enpa.